Da questa Olimpiade e questo Mondiale è rinato il basket della Nazionale statunitense, fin troppo bistrattata sin dai Mondiali casalinghi del 2002 e soprattutto dalle terribili delusioni dei terzi posti di Atene 2004 e Giappone 2006.
Nel 2008 sappiamo tutti come è andata: un Kobe Bryant al massimo ha portato la vittoria olimpica con delle grandissime giocate in finale contro la Spagna sostenuto da un enorme Dwyane Wade.
Il problema che si poneva per il 2010 era questo: tutti e 12 i protagonisti della vittoria olimpica, per un motivo o per l'altro (vuoi per infortuni o "stanchezza da free agency") hanno dovuto rinunciare, lasciando così molto in difficoltà coach K. & company.
La squadra è quindi stata costruita attorno all'enorme talento di Kevin Durant, all'esperienza di Billups, al frizzante talento di giocatori come Rose, Westbrook, Iguodala e alla praticamente totale assenza di lunghi di ruolo visto che Chandler non è certo uno dei migliori centri della NBA.
Con queste basi gli USA non partivano certo da favoriti: tutti pensavano che senza Bryant, Wade, James, Howard, Paul, Williams l'obiettivo massimo sarebbe stato lottare per le medaglie, quindi confermare il bronzo giapponese.
Quello che nessuno aveva messo in preventivo era la carica che questa squadra giovanissima guidata dal leader Durant avrebbe tirato fuori durante tutte e nove le partite di questo Mondiale.
Difesa intensissima, come dimostrano le varie azioni degli avversari concluse con infrazioni di 24 secondi, attacco con il miglior attaccante puro della Lega e soprattutto un'umiltà totale, cosa che mancava totalmente alle squadre più talentuose del 2004 e 2006.
Ora vorrei aprire un attimo il discorso su KD, ovviamente nominato MVP dei Mondiali: questo qui a soli 22 anni ha dimostrato di avere un'intelligenza cestistica superiore a quella di qualsiasi altro giocatore sia presente che passato, si è caricato la squadra "B" sulle spalle e l'ha portata all'oro senza praticamente mai soffrire, tranne la partita contro il Brasile del girone.
A differenza di altri (e qui dovrebbero fischiare le orecchie al Prescelto) è riuscito, con giocatori come Chandler, Gordon, Curry, a portare la propria squadra all'oro, cosa che appunto a Lui non è riuscita con Wade, Williams, Paul, Howard al suo fianco.
Se vogliamo ancora essere più maligni questa è stata la squadra di Durant come nel 2008 lo è stata di Kobe e Wade, mentre nel 2006 lo era di LBJ.
Il punto è che anche nelle Olimpiadi del 2012, visto il probabile declino di Kobe, e in futuro, gli USA saranno la squadra di Durant, visto ciò che ha dimostrato in questi Mondiali.
Mr. James dovrà adeguarsi ad un ruolo probabilmente più consono, come ha dimostrato andando a Miami quest'estate, e cioè avere un giocatore che lo prenda per mano e lo porti alla vittoria come ha fatto Kobe nel 2008 e come probabilmente farà Wade negli anni a venire.
Ecco qui invece un rapido commento su tre giocatori extra-USA che giocano o giocheranno nella NBA.
Questa manifestazione ha fatto capire che Turkoglu non è un giocatore finito come sembrava nell'ultima deludentissima stagione a Toronto, è stato importantissimo come in altre manifestazioni internazionali con la sua Turchia, quindi i tifosi Suns possono essere un po' meno pessimisti.
Velo pietoso invece per Rubio, uno dei giocatori più antipatici per chi vi scrive, colui che rifiutò la NBA perchè "non vuole giocare con i Wolves, lui vuole i Knicks e New York" che nei momenti caldi per la Spagna è scomparso ed è stato umiliato da Teodosic nella sfida dei quarti.
Monumentale, nonostante la prova incolore nei quarti contro la Lituania, la prestazione Mondiale di Scola, il miglior lungo della manifestazione per distacco, nonché primo realizzatore del torneo a quota 27.1, un giocatore con un'intelligenza cestistica sconosciuta ai più.
Nel 2008 sappiamo tutti come è andata: un Kobe Bryant al massimo ha portato la vittoria olimpica con delle grandissime giocate in finale contro la Spagna sostenuto da un enorme Dwyane Wade.
Il problema che si poneva per il 2010 era questo: tutti e 12 i protagonisti della vittoria olimpica, per un motivo o per l'altro (vuoi per infortuni o "stanchezza da free agency") hanno dovuto rinunciare, lasciando così molto in difficoltà coach K. & company.
La squadra è quindi stata costruita attorno all'enorme talento di Kevin Durant, all'esperienza di Billups, al frizzante talento di giocatori come Rose, Westbrook, Iguodala e alla praticamente totale assenza di lunghi di ruolo visto che Chandler non è certo uno dei migliori centri della NBA.
Con queste basi gli USA non partivano certo da favoriti: tutti pensavano che senza Bryant, Wade, James, Howard, Paul, Williams l'obiettivo massimo sarebbe stato lottare per le medaglie, quindi confermare il bronzo giapponese.
Quello che nessuno aveva messo in preventivo era la carica che questa squadra giovanissima guidata dal leader Durant avrebbe tirato fuori durante tutte e nove le partite di questo Mondiale.
Difesa intensissima, come dimostrano le varie azioni degli avversari concluse con infrazioni di 24 secondi, attacco con il miglior attaccante puro della Lega e soprattutto un'umiltà totale, cosa che mancava totalmente alle squadre più talentuose del 2004 e 2006.
Ora vorrei aprire un attimo il discorso su KD, ovviamente nominato MVP dei Mondiali: questo qui a soli 22 anni ha dimostrato di avere un'intelligenza cestistica superiore a quella di qualsiasi altro giocatore sia presente che passato, si è caricato la squadra "B" sulle spalle e l'ha portata all'oro senza praticamente mai soffrire, tranne la partita contro il Brasile del girone.
A differenza di altri (e qui dovrebbero fischiare le orecchie al Prescelto) è riuscito, con giocatori come Chandler, Gordon, Curry, a portare la propria squadra all'oro, cosa che appunto a Lui non è riuscita con Wade, Williams, Paul, Howard al suo fianco.
Se vogliamo ancora essere più maligni questa è stata la squadra di Durant come nel 2008 lo è stata di Kobe e Wade, mentre nel 2006 lo era di LBJ.
Il punto è che anche nelle Olimpiadi del 2012, visto il probabile declino di Kobe, e in futuro, gli USA saranno la squadra di Durant, visto ciò che ha dimostrato in questi Mondiali.
Mr. James dovrà adeguarsi ad un ruolo probabilmente più consono, come ha dimostrato andando a Miami quest'estate, e cioè avere un giocatore che lo prenda per mano e lo porti alla vittoria come ha fatto Kobe nel 2008 e come probabilmente farà Wade negli anni a venire.
Ecco qui invece un rapido commento su tre giocatori extra-USA che giocano o giocheranno nella NBA.
Questa manifestazione ha fatto capire che Turkoglu non è un giocatore finito come sembrava nell'ultima deludentissima stagione a Toronto, è stato importantissimo come in altre manifestazioni internazionali con la sua Turchia, quindi i tifosi Suns possono essere un po' meno pessimisti.
Velo pietoso invece per Rubio, uno dei giocatori più antipatici per chi vi scrive, colui che rifiutò la NBA perchè "non vuole giocare con i Wolves, lui vuole i Knicks e New York" che nei momenti caldi per la Spagna è scomparso ed è stato umiliato da Teodosic nella sfida dei quarti.
Monumentale, nonostante la prova incolore nei quarti contro la Lituania, la prestazione Mondiale di Scola, il miglior lungo della manifestazione per distacco, nonché primo realizzatore del torneo a quota 27.1, un giocatore con un'intelligenza cestistica sconosciuta ai più.
3 commenti:
Benvenuto al nuovo redattore di basket city! :) Che dire? Squadra B, ma forse anche C. A dimostrazione ulteriore che nel basket a volte le motivazioni fanno più del talento. Uniche giustificate parziali la Spagna per l'assenza di Pau Gasol e l'Argentina per quella di Manu Ginobili. Ufficiale la rinascita della Lituania.
annunciato anche il primo quintetto del Mondiale, che mi trova abbastanza d'accordo: Teodosic, Kleiza, Turkoglu, Durant, Scola.
Intanto ti ringrazio.
Poi sono d'accordo con te, di questa squadra probabilmente per il futuro terrei solo KD, Rose e probabilmente Westbrook.
Su Spagna e Argentina niente altro da aggiungere, sarebbero andate a medaglia e probabilmente sarebbero state un test ben più importante per gli USA.
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