...ovvero, la stagione 2009-2010 in pillole.
Gente che viene. Ovvero, la Pallacanestro Varese. La permanenza in purgatorio - la comunque avvincente LegaDue - dura solo un anno, grazie al Pillastrini, ai Grandi Vecchi che sono rimasti, al sempre ben accetto Fattore C. Anche perché Veroli è stata avversaria tosta, capace di battere i biancorossi sia in finale di Coppa Italia di Legadue sia nello scontro diretto dell'andata, trasformando in un must-be-win l'ultima di campionato, che i ragazzi del Pilla hanno portato in cascina con un 81-70 sudato ma meritato, di fronte ad un PalaWhirlpool che sembrava quello dei tempi di Poz & Menego. Bentornata, Varese.
Anche Daniel Hackett viene, a giocare in Italia, però. Non credo ci sia rimasto benissimo della mancata chiamata al draft NBA, chissà perché oramai che c'era non ha deciso di fare l'ultimo anno di college. Comunque sia, la Benetton Treviso è un gran bel posto per crescere. Per lui e Motiejunas. Non sapete chi sia il secondo? Lo scoprirete tra poco.
Gente che resta. La Nazionale Italiana. Resta, nel senso che resta al palo. Niente qualificazione agli Europei di Polonia nell'additional round di agosto, se la giocheranno dopodomani Francia e Belgio (inutile che vi dica chi è favorito), e salvo sorprese che non paiono dietro l'angolo, niente mondiali il prossimo anno. Resta fermo tutto il movimento del basket italiano, perché era anche grazie alle imprese degli azzurri di una decina di anni fa se oggi abbiamo Bargnani, Belinelli, Gallinari eccetera. Peccato che non siano bastati. Pare difficile che resti Recalcati, ma non ce ne stupiremmo poi molto. Non sempre le disfatte sono colpa del generale, a volte sono anche le truppe a non comportarsi nel modo dovuto. Ad esempio sottovalutando un girone di qualificazione agli Europei che pareva ampiamente alla portata dei nostri.
Gente che va. "Houston? Abbiamo un problema...", oltre che un classico del cinema, pare essere diventata una realtà per Michael Beasley, passato dall'essere una delle stelline emergenti dei Miami Heat ad un maniaco depressivo nel breve volgere di una offseason. No (further) comment. Anzi, uno si. La vita è 'na mmerda, fratello. Soprattutto se per guadagnatte da campa' devi gioca' a basket. Aripijete!
Anche Belinelli va, destinazione Toronto Raptors: meglio così, finalmente vedremo quale siano le sue reali potenzialità in chiave NBA. Va anche Ettore Messina, che si avvicina un po' all'Oceano Atlantico, da Mosca a Madrid, sempre con la vittoria dell'Eurolega in testa. Non sarebbe male un coach galactico in nazionale, anche se a quanto pare in caso di partenza di Recalcati ci toccherebbe Pianigiani, uno che di italiani se ne intende. Anche Allen Iverson va, anche se ancora non si sa dove, a regalare i suoi ultimi sprazzi di classe: non oso pensare a cosa accadrebbe se si decidesse ad andare in una certa cittadina della Florida...
Infine, anche la Fortitudo Bologna va. E questo, checché ne pensino i virtussini, è un peccato.
Sono solo pillole, peraltro ovviamente a bocce ferme: non resta che mettersi seduti e vedere cosa hanno in serbo per noi gli dèi del basket.
1 commento:
"Pianigiani, uno che di italiani se ne intende" ovvero come - giustamente - distruggere una candidatura senza senso...Beasley no comment...da virtussino dico che non mi piace la serie A senza la Fortitudo (e senza il derby)...Iverson a Miami lo vedo più come un ostacolo per Wade che come un aiuto, ha sempre penalizzato tutti i (grandi) giocatori che ha avuto accanto..."non credo che un allenatore italiano farebbe bene in NBA" Marco Belinelli ad ASB in luglio, credo che Messina lo abbia capito prima di tutti gli altri (come spesso gli capita) e allora andiamo per i soldi del Real chè va bene lo stesso...Grande anno a Toronto secondo me...Ah, bentornata a Varese...
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