venerdì, gennaio 27, 2012


Anche se la stagione NBA è stata accorciata a 66 partite, con un ritmo così frenetico che i giocatori sono stati autorizzati a doparsi in maniera direttamente proporzionale all'età da Mr Stern in persona, il tempo per una pausa lunga un fine settimana lo si trova sempre. Nella fattispecie il weekend incriminato è quello del 24-26 febbraio prossimi, e non è che i giocatori saranno liberi di andare a casa da mammà. Non tutti quanto meno. I più bravi si ritroveranno in quel di Orlando, Florida, e non per andare a Disneyland, ma per partecipare a quella carnevalata, a quella smargiassata, in una parola, a quell'Americanata che risponde al nome di All Star Game. E siccome trattasi di americanata con annessa palla a spicchi, ecco che noi del Bar Lando ci andiamo subito a nozze.


Ma non siamo da soli. Per l'occasione abbiamo trovato un valido compare, il buon Rob (al secolo Roberto Gennari) che, condividendo con noi la passione per la grande arancia, parteciperà ad un giochino semplice semplice: 10 scelte, 5 ad est e 5 ad ovest, per comporre i nostri quintetti titolari per la partita delle stelle. Si parte, per dovere di accoglienza, dagli ospiti...
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cliente #003 (per gli amici fede)

WEST
Blake Griffin Un anno da matricola da stropicciassi gli occhi, in cui tra una macchina saltata e una serie di avversari posterizzati, ha mostrato doti tecniche invidiabili. Adesso con CP3 in town, i Clippers sono un vero e proprio "Flying Circus".
Kevin Durant Lo vedi così tutto minuto (rispetto agli altri) e ti chiedi come faccia a scontrarsi con le ali corazzate in stile LeBron delle altre squadre. Poi lo vedi giocare, e capisci che dopo Magic, e MJ è lui che può rivoluzionare il gioco ai giorni nostri.
Kobe Bryant Vabbé via, non chiedetemi di spiegarvi i motivi per i quali questo signore è il più forte della Lega. Bastino come biglietto da visita i quarantelli a ripetizione (con un polso a mezzo servizio) e robe tipo questa o questa...capito Serena?
Ricky Rubio Ho sempre pensato che l'NBA fosse l'habitat naturale per il suo gioco, ma qui si va decisamente oltre. Nessuno oltreoceano avrebbe mai immaginato un simile impatto (comunque avere mister doppia doppia Love in squadra schifo non fa). L'ASG è il palcoscenico perfetto per smazzate un certo numero di alley oop da rivedere, e rivedere, e rivedere...
Kendrick Perkins Probabilmente non un centro da ASG, ma l'ho inserito perché è verosimilmente il motivo per cui i Thunder sono da anello. A Boston hanno finito la scorta di mani da mangiarsi.
EAST
Andrea Bargnani Non solo patriotismo (il Gallo si sarebbe meritato la menzione a ovest, ma la concorrenza tra le ali è spietata), perché questo è il Mago più completo di sempre: punti come sempre, ma più personalità, più difesa e il doppio dei rimbalzi. Peccato anche più sfiga: afflitto dagli infortuni, Toronto (che già non è un granché) senza lui è 0W-8L.
LeBron James Non è bello da vedere, e per ora non può essere considerato un vincente, ma è devastante se vuole, un highlight vivente.
Ray Allen 36 anni suonati, un film che ne segna il nickname alle spalle e il tiro più bello da vedere dell'intera lega...e il 56% da oltre l'arco in questa stagione.
Derrick Rose Semplicemente la point più devastante dell'intera nba. E quest'anno ha pure incrementato significativamente la voce "assist", segno di una maturità oramai conclamata. E Chicago quest'anno fa davvero paura.
Joakim Noah Il fatto è che Howard mi rimane un po' qua, e sfogliando il mazzo dei possibili centri ho voluto premiare l'abnegazione e l'impegno di chi non era in casa quando distribuivano il talento. Questo ragazzo tutto energia e impegno ha già imparato come vincere (e rivincere) in un contesto complicato come l'ncaa, e non bastano i fenomeni in squadra per mettersi un anello al dito.
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cliente #002 (altresì noto come puccio)
WEST
Kevin Durant Miglior marcatore della scorsa stagione e giocatore spettacoloso. Spettacolare al punto giusto ma mai sopra le righe.
Danilo Gallinari Votazione patriottica ma ormai si sta imponendo come leader a Denver e la prestazione dell'altra notte a al Garden non lo fa sfigurare affatto nel mio All star team.
Kobe Bryant C'è da dire qualcosa? Gioca senza un dito e risulta ancora essere il giocatore più forte della Lega. Scelta obbligata.
Chris Paul Il play più forte della Lega. Ha ridato un senso ai poveri Clippers dandogli concrete possibilità di essere protagonisti sia nella regular che nei play-offs.
Marc Gasol Tra i centri disponibili era quello che preferivo. Ad un All-Star game può dire poco però come giocatore lo preferisco rispetto a Bynum.
EAST
Andrea Bargnani Altro voto patriottico ma il suo rollino in questo inizio da stagione lo pone tra i papabili. Potrebbe essere la sua consacrazione.
LeBron James Il re scoronato potrà essere antipatico quanto volete però domina il parquet come e quando vuole.
Derrick Rose È il giocatore per il quale il sindacato dei giocatori ha ingegnato una regola ad personam per permettergli di essere il primo giocatore a firmare, alla sua età, un contratto a quelle cifre (5 anni a 94 milioni di $). MVP della passata stagione ed altamente spettacolare da vedere.Che volete di più?
Dwayne Wade Se non è la guardia più forte della Lega, poco ci manca. Veloce, atletico, tecnico e spettacolare. Selezionato di diritto.
Dwight Howard L'All Star Game è il suo palcoscenico naturale. Simpatico e divertente. Poi, se ci aggiungete il fatto chè è il centro più dominante del campionato, il piatto è servito.
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Rob
 
WEST

Blake Griffin Onestamente parlando, ho dei seri dubbi che questo qua possa o potrà mai vincere qualcosa, visto com'era andata la sua militanza in NCAA e come stanno andando i suoi primi tempi in NBA. Però qua si tratta di dare spettacolo, e questo signore, onestamente, in questo ambito non è secondo a nessuno, complici anche dei mezzi fisici francamente illegali.
Kevin Love perché un bianco che viaggia a 20 e 15 di media è una roba che in NBA non so neanche se rivedremo mai. Sicuro, anzi, più che sicuro che non ci andrà, però come faccio a non votarlo? Se un domani dovesse andare ai Lakers (ve la immaginate la coppia di ali Peace & Love?), secondo me se ne potrebbe riparlare.
Kobe Bryant L'ho detto tante volte, il nuovo Michael Jordan non esiste e non esisterà mai. Ma ecco, quando uno vede giocare Bryant, e ripensa anche solo di sfuggita alla carriera che ha avuto, come fa a dire che non è il giocatore più forte della NBA? Ergo, in un All-Star Game, può mancare il numero uno?
Jason Kidd Ok, qui qualcuno forse storcerà il naso. Ma se il sottoscritto ha sempre avuto un idolo assoluto, quello è proprio il play che ha iniziato e probabilmente finirà la sua carriera nei Mavs, come secondo miglior passatore di tutti i tempi. Per il breve periodo di tempo che ho trascorso a Poppi, ho vestito la maglia numero 5 proprio in suo onore. Anche qui, come fare a non votarlo?
Andrew Bynum Quando sta bene, è un fattore, ha senso della posizione, reattività, presenza dentro l'area e punti nelle mani. Ecco, magari il problema è: quando sta bene? E soprattutto, per quanto tempo? I non tifosi dei Lakers sperano che voglia riprendere coi problemi fisici in occasione dei playoff...

EAST

Andrea Bargnani Nonostante le accuse di essere “soft”, di non essere un vincente e bla bla bla, Andrea Bargnani è verosimilmente uno dei cinque giocatori meno marcabili della Lega, per la sua capacità di metter palla a terra e tirare da fuori, roba da poterlo definire una guardia nel fisico di un pivot. In più è italiano: voto assolutamente d'obbligo.
LeBron James alla sua età, Michael Jordan aveva vinto zero tituli, come avrebbe potuto dire un famoso allenatore di squadre calcistiche, e questa è una cosa che in molti tendono a sottovalutare. Il giocatore in assoluto più completo dell'NBA, capace di spostare una partita da solo, e probabilmente destinato a riscrivere parecchi book of records della NBA: se per caso dovesse vincere anche qualche anello, non oso immaginare quanta gente dovrebbe andare a nascondersi.
Dwyane Wade insieme a Kobe, il miglior attaccante della Lega uno contro uno. Nonostante qualche problema di adattamento agli altri due di Miami, rimane un giocatore dalla classe cristallina, uno che peraltro non ha neanche un granché da dimostrare, avendo vinto un titolo da primattore già nel 2006.
John Wall Ok, potete storcere di nuovo la bocca. Ma secondo chi scrive, questo qua è il play del futuro, più di Derrick Rose – che è forse la migliore “combo guard”, nonché l'esclusione più sofferta da questi quintetti; più di Rajon Rondo, che in attacco convince ma non al 100%. Wall sa segnare, ha visione di gioco e fisicamente non va sotto contro nessuno. Unico neo, non è un gran tiratore da tre, ma neanche Kidd alla sua età lo era...
Dwight Howard In un'epoca in cui i centri veri in NBA sono una specie in via d'estinzione, dopo gli anni d'oro in cui c'erano Shaquille O'Neal e Hakeem Olajuwon, David Robinson e Pat Ewing, è chiaro che uno come lui sia dominante sotto le plance. In più, gli piace (anche troppo, a volte, a dire il vero) fare lo showman. Per cui, per lui, l'ASG è il palcoscenico perfetto.

Una parolina anche per il Write-in vote, che va a Marco Belinelli, uno che mi ha fatto sognare in azzurro, e che merita tutta la mia stima per essere rimasto in NBA ad ogni costo, quando tornare in Europa sarebbe stato per lui più redditizio e gli avrebbe permesso di avere un ruolo da sicuro protagonista. Un voto di stima, di rispetto e di affetto.

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