giovedì, luglio 12, 2012

COSA SERVE PER VINCERE LE FINALS NBA (Si, lo so, sono in ritardo)


No, non sto parlando di cosa serve prima. Sto parlando di cosa serve durante.
Si, perché, guardando le Finals di questi ultimi 2 anni ho trovato alcune curiose analogie, sarebbe interessante poi capire cosa ne pensate voi.




1)      IL FENOMENO

Quello non marcabile, che segna pure se tira da casa sua mentre si sta facendo la barba e fuori c’è l’uragano, prende rimbalzi, difende, mette i tiri all’ultimo secondo, un uomo ossesso.
2012 – James
2011 – Nowitzki

2)      IL "SECONDO VIOLINO"

O presunto tale. Quello che segna quando l’altro decide di lasciare spazio, ovviamente anche lui con percentuali altissime.
2012 – Wade
2011 – Terry

3)      L’UOMO UTILE

Fa le piccole cose, ma le fa in quantità industriale. Da non dimenticare: non disdegna di segnare sugli scarichi degli uomini ai punti 1 e 2.
2012- Bosh
2011 - Chandler

4)      IL DIFENSORE

Quello che ti annulla il miglior attaccante avversario ma a tratti, visto che gli va così anche tutti gli altri. Ridicolizzerebbe anche Payton per quanto difende. Gli piace segnare triple che neanche Steve Nash ai liberi.
2012 – Battier
2011 – Kidd

5)      L’UOMO IN SERATA
A questo giocatore c’è una sera che gli va. E quando gli va non c’è n’è per nessuno. Generalmente la regola vale nell’ultima partita, vedi il 7/8 da 3 di Mike Miller e il 4/5 da 3 nel primo tempo di Dashawn Stevenson.
2012 – Miller
2011 - Stevenson

6)      LA GIOCATA (CHE NON TI ASPETTI) AMMAZZA-SERIE
È improvvisa, è successa e potrebbe non succedere più, tipo Mahinmi che mette un piazzato dalla media allo scadere del quarto, o Chalmers che la ruba a Westbrook e la alza a Wade che appoggia con una mano arrivando con la testa al ferro.
2012 – Chalmers
2011 - Mahinmi

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