lunedì, marzo 22, 2010

NCAA 2010: secondo turno

Dopo un primo turno in cui sono saltate numerose teste illustri, tra cui Notre Dame, Vanderbilt, Georgetown, Marquette e non solo, ci si sarebbe potuti aspettare un secondo round con dei risultati un po' più fedeli ai pronostici.  Ovviamente così non è stato, anzi. Se il primo turno ha riservato diverse sorprese, il secondo ha fatto proprio il botto.  Sono saltate ben due delle squadre indicate per l'accesso alle Final Four nientemeno che per Barack Obama. E non solo... ma vediamo meglio nel dettaglio, regional per regional, cosa è successo.

East regional

Dopo il + 29 rifilato a East Tennessee State, UK si mantiene ai medesimi livelli eliminando Wake Forest, che pure al primo turno aveva impressionato positivamente, con un + 30 che dice tutto. Nel caso ci fossero dei dubbi, insomma, questi qua fanno sul serio, dannatamente sul serio (Miller 20 + 9 rimbalzi, per la cronaca). Sotto a chi tocca, nella fattispecie ad una delle Cinderellas di questo torneo 2010, quella Cornell che dopo aver eliminato Temple ci prende gusto e si sbarazza anche di Wisconsin, con 26 punti di Dale e 24 di Wittman. Auguri per la prossima.  La numero 2 di questo regional, West Virginia, fatica un po' ma elimina comunque Missouri, grazie all'ottima prova di Da'sean Butler, un po' in ombra al debutto, ma stavolta a referto con 28 punti e 8 rimbalzi. Troverà alle Sweet 16 l'altra sorpresa di questo regional, quella Washington che ha demolito la testa di serie numero 3, New Mexico, con un 82-64 che credo nessuno gli avrebbe pronosticato alla vigilia, nonostante contro Marquette avessero vinto giocando una gara gagliarda.

Midwest regional

Signore e signori, l'upset è servito! I Kansas Jayhawks, dati dai più come i favoriti per la vittoria finale, vengono eliminati a sorpresa da Northern Iowa, con un gran tiro allo scadere di Ali Farokhmanesh, che peraltro gli ha permesso di essere il miglior marcatore della gara, e che fa il paio con l'altra tripla, quella che al primo turno ha eliminato UNLV. Venite a dire che questo non ha le palle e io vi blocco l'accesso al sito. Addio sogni di gloria per Bill Self, insomma, e un notevole ridimensionamento per alcuni dei prospetti NBA dei Jayhawks, su tutti Sherron Collins che ha tirato 4-15 dal campo. Per il resto, bene Ohio State che fa fuori un'avversaria non semplicissima da affrontare come Georgia Tech grazie ad un enorme Evan Turner (24+9+9, scusate del poco); avanti allo scadere Michigan State, orfana della stella Kalin Lucas  dopo 16 minuti di gioco (e non si sa se rientrerà per le prossime gare del torneo), ma che trova in Korie Lucoius una mano che non trema, anche se qualcuno prima o poi mi dovrà spiegare questa abitudine tutta americana di tentare le triple sulla sirena quando si è sotto di uno, ma questa è un'altra storia; completa il quadro Tennessee, che elimina Ohio, che pure nel primo turno aveva fatto un'ottima impressione, grazie ad un'ottima prova di squadra, che li ha portati a tirare con quasi il 57% dal campo.

South regional

Avanti ancora convincendo Duke, che liquida California con un secco 68-53 che forse non la dice neanche tutta sull'effettiva superiorità dei Blue Devils, in grado di gestire senza eccessivi patemi d'animo una gara in cui Jon Scheyer, che per inciso sarebbe il miglior realizzatore della squadra, ha tirato con un raccapricciante 1-11 dal campo. Fate un po' voi. Fatica molto Purdue, che ha bisogno di un overtime per eliminare Texas A&M (63-61, pur avendo preso dieci rimbalzi in meno degli avversari), e avrà qualche tossina da smaltire in una sfida che non si annuncia delle più semplici, proprio contro i ragazzi di Coach K.  Capitolo St. Mary's: avevamo detto "occhio a questi anche per il secondo turno", e infatti hanno mandato a casa Villanova, con buona pace ancora una volta di mr. President Barack Obama. Samhan si conferma buono anche per i pro, visto che ai 29 punti dell'esordio ne ha aggiunti 32, tirando 13-16 dal campo. Prossimo avversario, Baylor, che elimina Old Dominion grazie ai 26 punti di Dunn ma soprattutto alla solidissima prova di Lomers, 14 punti con 6-8 dal campo, conditi da 8 rimbalzi, 4 recuperi e 3 stoppate.

West regional

The Macumba is over! I Syracuse Orange hanno visto uscire, molto a sorpresa a dire il vero, anche Pittsburgh, unica squadra rimanente ad averli battuti durante l'anno, contro Xavier, in controllo per tutta la partita e in grado di arginare la rimonta dei Panthers nel finale, grazie alla seconda prova maiuscola in due gare di Jordan Crawford (27 punti con 9-15 dal campo).  Dal canto loro, i ragazzi di coach Boeheim vincono la trentesima partita stagionale per la quarta volta da quando c'è "the coach", per gli amanti delle statistiche l'ultima volta era stata nel 2003, andatevi a rivedere come era finito quel torneo NCAA... Vincono la trentesima partita, dicevamo, rifilando 22 punti di scarto a Gonzaga, grazie ad un super Wes Johnson (31+14), ma mostrando quello che potrebbe essere il limite maggiore degli Orange: la panchina corta, con il solo Jardine in grado di portare acqua al mulino, praticamente.  Avversario di Syracuse sarà Butler, che fatica non poco per eliminare Murray State 54-52, dopo essere stata indietro nel punteggio per larghi tratti di gara. Ma i Bulldogs non sono da sottovalutare, perché giocano di squadra e anche in una gara simile ne hanno mandati quattro in doppia cifra. Ultima qualificata per le Sweet 16, come da pronostico, Kansas State, che elimina Brigham Young grazie ad un super Jacob Pullen e ad un 27-30 ai liberi di squadra, che per questo livello è una percentuale fantascientifica. Una lezione da non dimenticare mai, nel basket americano e non solo: mai sottovalutare le squadre in possesso di buoni fondamentali...

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