giovedì, dicembre 07, 2006

Allen Iverson IS always The Answer

Quando nel Draft NBA del 1996, al numero uno assoluto, venne scelto quello scricciolo di uno e ottanta circa per settanta chili circa, alcuni storsero la bocca. Ma come? Non doveva essere Camby il numero uno assoluto? O Antoine Walker, The Genius, campione NCAA con una Kentucky di Pitino che ha giocato un basket come raramente si è visto a una qualsiasi latitudine?
No, fu la risposta del draft: la prima scelta spettava di diritto allo scricciolo da Georgetown, università che forma dei giocatori con degli Huevos che altri programmi si sognano. Chiedere ad Alonzo Mourning e a Pat Ewing, per informazioni.
Subito scattarono gli ironici “critici” dei Sixers di allora, una delle barzellette della NBA, la squadra delle eterne promesse che non si realizzavano mai. Un nome su tutti: Derrick Coleman.
La risposta di Iverson non si fece attendere. Prima partita NBA, contro i Bucks, primo trentello. Con dodici su diciannove dal campo. Ad un certo momento della stagione, AI3 decise di fugare ogni residuo dubbio su chi dovesse vincere il premio di Rookie dell'anno: nella settimana tra il sette e il quattordici di aprile, anno di grazia 1997, lo scricciolo inanellò una serie di cinque partite nelle quali, alla voce del referto chiamata “Total Points”, ci furono le seguenti cifre: 44 – 40 – 44 – 50 – 40. cercatevi il crossover che nella prima di queste partite The Answer fece al ventitré in rossonero e vi renderete conto dell'enormità della cosa.
L'inconveniente maggiore della carriera del numero tre della città dell'amore fraterno, che da quel trentello del primo novembre del '96 ne ha poi messi un'infinità, è stato far capire al mondo intero che in quel corpicino lì non c'era un play. Una volta che Larry Brown ebbe la folgorazione, l'Eureka, di mettergli accanto in quintetto uno che di lavoro facesse il playmaker, ma di quelli vecchio stampo che non tirano veramente mai, un mestierante del calibro di Eric Snow, The Answer era già nella lega da anni cinque. Il risultato fu poco meno che strabiliante: Sixers 56-26, Iverson MVP e miglior marcatore (a 31.1 per allacciata), finale NBA. Peccato che di là ci fossero Shaq e Kobe con un cast attorno, altrimenti sapremmo tutti che le favole hanno un lieto fine anche oltreoceano. Ma così non poteva essere. Episodi ce ne sarebbero a milioni, molti non ne citiamo per non allungare troppo questo articolo. Diamo conto solo dei career high del ragazzo:
alla voce punti, scrivete 60
alla voce rimbalzi, 11
alla voce assist, 16.
E tant'è, anche se per ora Iverson non si è mai messo il fatidico anello al dito. Noi ci teniamo lo spettacolo negli occhi di questo folletto ormai trentenne, che di punti in NBA ne ha segnati, al momento in cui facciamo ticchettare la tastiera, quasi ventimila, ovvero un gotha nel quale sarà solo il trentesimo giocatore ad entrare, nella storia della lega con il logo di Jerry West, che di punti ne ha segnati venticinquemila, ma questa è un'altra storia. Ci teniamo lo spettacolo di vedere un giocatore di uno e ottanta scarsi, che ha probabilmente la maggior forza di volontà mai schierata su campo da gioco, anche tra quelli non in parquet, non ce ne voglia Furino. Un consiglio per tutti, anzi due: cercatevi i video su YouTube, e fregatevene di quello che combina fuori dal campo. Perché come dice Federico Buffa, uno che di basket ne capisce più di noi che scriviamo e di voi che leggete (ovviamente sia detto senza offesa), “Quando questo signore si romperà, la pallacanestro perderà uno dei suoi interpreti più affascinanti di tutti i tempi”. Questo e molto altro è Allen Iverson, The Answer.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Grandissimo commento, ora mi aspetto quello di altri grandi giocatori, ti butto lì un suggerimento..Jason Kidd?

Anonimo ha detto...

Bravo Bravo Bravo Rubbish!

Anonimo ha detto...

senza dubbio uno dei giocatori più stupefacenti ch'io abbia mai visto giocare.
peccato che a Phila non siano (sulla carta) in grado di vincere il titolo

Anonimo ha detto...

CIAO ROBERTINO, COMPLIMENTI PER LO STUPENDO RITRATTO FATTO AL "RE DEL GHETTO" L'UNICO APPUNTO CHE TI DEVO FARE E'CHE POTEVI AVVERTIRMI DELL'APERTURA DEL BLOG!!! UN GROSSO INBOCCA AL LUPO PER LA RIUSCITA DEL TUO LAVORO

Anonimo ha detto...

COMUNQUE SONO FRANCESCO

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
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