mercoledì, gennaio 10, 2007

Grinnell College, o della sottile linea rossa

C'è una sottile linea rossa che unisce Gary Cooper e Peter Coyote, Robert Noyce (cofondatore della Intel) e Sen Katayama (cofondatore del Partito Comunista Giapponese), Herbie Hancock e Harry Hopkins (l'architetto del New Deal): sono tutti ex studenti di Grinnell College, una piccola università (1500 studenti circa all'ultimo rilevamento) dell'Iowa, situata in un posto dove essere eccentrici è, vi garantiamo, una normalità, e che presenta diverse particolarità.
Quella che maggiormente attiene a chi frequenta queste pagine è il coach, David Arseneault, l'inventore del Sistema.
Per spiegare in modo estremamente breve in cosa consista il Sistema, ne elenchiamo qui di seguito i fondamenti:
1) una squadra che applichi il Sistema deve prendere almeno 94 tiri a partita, di cui la metà devono essere delle triple.
2) gli avversari devono perdere almeno 32 palloni.
3) una squadra che applichi il Sistema deve prendere almeno 30 tiri in più degli avversari.
4) una squadra che applichi il Sistema deve segnare in occasione di almeno un terzo dei propri errori.
5) l’ideale situazione di gara è -10 a dieci minuti dalla fine.
ora, chi di voi abbia mai visto una partita comincerà a rendersi conto della particolarità della situazione. Calciofili di tutta Italia, fate conto che si tratti di una specie di Zdenek Zeman del basket, solo molto più portato agli estremi. Lo Zeman di qui, peraltro, si è anche preso un anno sabbatico dal coaching per realizzare un libro ed una videocassetta dove spiegava a quelle teste dure che vanno dagli allenatori dilettanti su su fino a Ettore Messina e Phil Jackson che fino a quel momento le potenzialità di detto giochino erano, per così dire, state sottostimate un po' da tutto il resto del mondo. Scontato, ma va detto, la VHS, Running to Extremes, è stata un successone.
I Grinnell Pioneers giocano nella Division III della NCAA. Possibilità di arrivare in NBA passando da lì, una su un miliardo. Eppure si va a Grinnell per imparare a "giocare" secondo il Sistema, secondo i dettami di coach David Arseneault, in sella dal 1989, con un record non proprio di poco conto: in 11 delle ultime 12 stagioni, i Pioneers sono stati la squadra con la più alta media punti di tutta la NCAA. Nel 2003-2004 la media punti è stata di 126,2 a gara, con 35 secondi per azione e 40 minuti di gioco. Non proprio male male.
Il primo terminale offensivo è un certo John Grotberg, 31,9 punti per allacciata di scarpe, un battito di ciglia sopra i 31,4 dello scorso anno. Senza quasi mai partire in quintetto. Anche se la cosa a Grinnell conta poco, visto che nessuno gioca più di 22 minuti e in undici (sic!) giocano almeno dieci minuti a gara.
David Arseneault dal 2000 ricopre anche l'incarico di coach della squadra femminile. Di golf (ri-sic!). In rosa, oltre al già citato Grotberg (che per inciso, se mai qualcuno avesse dei dubbi, è il miglior realizzatore di tutta la pallacanestro universitaria), non può mancare un Chamberlain (ne dubitavate?), né soprattutto può mancare una pastetta, che è questa: il Pioneer col più alto minutaggio risponde al nome di David Arseneault. Dopo l'iniziale sobbalzo, ci si rende conto che trattasi del FIGLIO del coach. A questa faccenda potrebbe porre rimedio il director of athletics di Grinnell, la signora Dee Fairchild, che però ha annunciato che il 31 luglio di quest'anno lascerà l'incarico. Per scrivere le proprie memorie.
Nei nostri cuori, i Numeri Uno.
NOTA: per apprezzare meglio quanto scritto sopra, si consiglia la lettura di "L'uomo che inventò il sistema", di Federico Buffa, reperibile a p. 61 del libro "Black Jesus - The Anthology", Ed. Libri di Sport, (2005)
C'è una sottile linea rossa che unisce certe cose, anche se non ce ne accorgiamo nel momento.
Se mai Federico Buffa leggerà queste righe, sappia che la passione per la palla a spicchi che credo trasudi dagli articoli che scriviamo è dovuta in buona parte alle sue telecronache su TelePiù e ai suoi articoli su American SuperBasket, oltre dieci anni fa.
Questo articolo è un chapeau a te, Federico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
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