Si è concluso stanotte il primo turno del torneo più bello del basket americano e non solo. Il primo dato da evidenziare, prima che qualcun altro lo faccia al posto mio, è che i pronostici indovinati sono fin qui 21 su 33. Ovvero un più che dignitoso 63,6%.
Diverse, ovviamente, le cose da evidenziare. Facciamo una breve disamina dei quattro Regionals in cui è diviso il tabellone.
East regional
Senza grosse sorprese. UNC passeggia su Mt. St. Mary's facendo giocare (e segnare) tutta la squadra. Tennessee fatica leggermente di più contro American, ma non si deve dannare l'anima. L'unica a non dare la doppia cifra di scarto all'avversario è Oklahoma, ma si sapeva che St. Joseph's sarebbe stata un osso un po' più duro da spolpare. Sostanzialmente vincono tutte le teste di serie "favorite", tranne gli Indiana Hoosiers, ma non è una gran sorpresa, se si considera che coach Sampson si era dimesso il 22 febbraio. Prevedibile
Midwest regional
Qui la situazione è un po' più complessa. Quattro delle prime otto ci hanno già lasciato le penne, tra le quali USC del nostro Daniel Hackett (che probabilmente ci riproverà il prossimo anno) e di O.J. Mayo (che invece se ne andrà al draft del piano di sopra, con ogni probabilità chiamato tra i primi cinque), che ha comunque l'attenuante di essersi trovata di fronte un Beasley (anche lui al draft, probabilmente al numero 1) in stato di grazia. Esce in malo modo Vanderbilt (-21 contro Siena, e non la Mens Sana), escono nelle battute finali della gara anche Clemson e Gonzaga. Non faticano troppo né Kansas né Georgetown. Spumeggiante
South regional
Qui è andata esattamente come doveva andare, nel senso che le teste di serie dalla 1 alla 8 sono andate tutte quante al secondo turno, peraltro senza troppi patemi d'animo. Soffre solo un po' Marquette contro Kentucky, perché Joe Crawford non aveva nessuna voglia di concludere la propria carriera universitaria e ha sfoderato un trentacinquello, che però non è bastato ai Wildcats per fare il colpaccio. Qui le cose rischiano di farsi interessanti dal terzo turno. Noiosetto
West regional
UCLA mostra le unghie, vince di 51 e tiene a 29 (sic!) Mississippi Valley State. Non male come inizio ma i veri test saranno più avanti. Diverse partite da attacco cardiaco, su tutte il festival degli errori degli ultimi due minuti tra Duke e Belmont, coi Blue Jays che la spuntano 71-70 e salvano il fegato di Coach K, oltre che la reputazione. Western Kentucky fa fuori a sorpresa Drake all'overtime e affronterà i San Diego Toreros (menzione speciale per questo nome bellissimo), i quali sempre all'overtime hanno eliminato nientemeno che i Connecticut Huskies. La quarta delle prime otto a saltare è BYU, che resta in partita fino all'ultimo ma perde contro Texas A&M di un ispiratissimo (quanto discontinuo) Josh Carter. Elettrizzante
Diverse, ovviamente, le cose da evidenziare. Facciamo una breve disamina dei quattro Regionals in cui è diviso il tabellone.
East regional
Senza grosse sorprese. UNC passeggia su Mt. St. Mary's facendo giocare (e segnare) tutta la squadra. Tennessee fatica leggermente di più contro American, ma non si deve dannare l'anima. L'unica a non dare la doppia cifra di scarto all'avversario è Oklahoma, ma si sapeva che St. Joseph's sarebbe stata un osso un po' più duro da spolpare. Sostanzialmente vincono tutte le teste di serie "favorite", tranne gli Indiana Hoosiers, ma non è una gran sorpresa, se si considera che coach Sampson si era dimesso il 22 febbraio. Prevedibile
Midwest regional
Qui la situazione è un po' più complessa. Quattro delle prime otto ci hanno già lasciato le penne, tra le quali USC del nostro Daniel Hackett (che probabilmente ci riproverà il prossimo anno) e di O.J. Mayo (che invece se ne andrà al draft del piano di sopra, con ogni probabilità chiamato tra i primi cinque), che ha comunque l'attenuante di essersi trovata di fronte un Beasley (anche lui al draft, probabilmente al numero 1) in stato di grazia. Esce in malo modo Vanderbilt (-21 contro Siena, e non la Mens Sana), escono nelle battute finali della gara anche Clemson e Gonzaga. Non faticano troppo né Kansas né Georgetown. Spumeggiante
South regional
Qui è andata esattamente come doveva andare, nel senso che le teste di serie dalla 1 alla 8 sono andate tutte quante al secondo turno, peraltro senza troppi patemi d'animo. Soffre solo un po' Marquette contro Kentucky, perché Joe Crawford non aveva nessuna voglia di concludere la propria carriera universitaria e ha sfoderato un trentacinquello, che però non è bastato ai Wildcats per fare il colpaccio. Qui le cose rischiano di farsi interessanti dal terzo turno. Noiosetto
West regional
UCLA mostra le unghie, vince di 51 e tiene a 29 (sic!) Mississippi Valley State. Non male come inizio ma i veri test saranno più avanti. Diverse partite da attacco cardiaco, su tutte il festival degli errori degli ultimi due minuti tra Duke e Belmont, coi Blue Jays che la spuntano 71-70 e salvano il fegato di Coach K, oltre che la reputazione. Western Kentucky fa fuori a sorpresa Drake all'overtime e affronterà i San Diego Toreros (menzione speciale per questo nome bellissimo), i quali sempre all'overtime hanno eliminato nientemeno che i Connecticut Huskies. La quarta delle prime otto a saltare è BYU, che resta in partita fino all'ultimo ma perde contro Texas A&M di un ispiratissimo (quanto discontinuo) Josh Carter. Elettrizzante
1 commento:
Tennessee non l'avevo ancora vista quest'anno, ora ho avuto modo di vederla due volte a distanza di 48 ore. E' stata una mezza delusione, giocatori troppo poco dotati di cervello per i miei gusti, speravo che Butler potesse farla fuori.
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