Caro Babbo Natale, o - come direbbero oltreoceano - Dear Santa Claus,
il 25 dicembre comincia la "shortened season" 2011-2012 della NBA, e noi, come tanti altri appassionati in giro per il mondo, avremmo delle cose da chiederti al riguardo.
Tralasciando le richieste del tipo "fai vincere la mia squadra" (perché all'interno della redazione di Basket City convivono diverse anime, da quella della Florida dell'estensore della presente letterina, a una pattuglia che guarda con interesse a ciò che succede a El Segundo, a chi si interessa di Gotham City, e via tifando), non ti rubiamo troppo tempo e passiamo a chiederti subito le cose che ci interessano davvero:
- prima di tutto, vorremmo una stagione spettacolare, se possibile un po' di più delle ultime; una stagione dove il livello medio delle partite non sia un pochino superiore a quelle di Eurolega, ma ritorni ad essere un bel po' di spanne sopra tutto il resto.
- poi (e qui ci rivolgiamo al Babbo Natale italiano, proprio lui!) vorremmo che la stagione di Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Danilo Gallinari e Ettore Messina sia una stagione di spessore, che restituisca un po' di spinta anche alla pallacanestro nostrana, che ha appena mandato tre squadre su tre alle Top 16 di Eurolega e nessuno ne ha parlato, neanche in uno scampolo di telegiornale. Poi lamentiamoci del fatto che il dopo-Basile & Bonora è affidato a gente del calibro di Vitali, Poeta e Maestranzi. Vorremo vedere, cosa ci aspetta nel dopo-Bargnani, Belinelli & Gallinari. O forse non vorremo vederlo affatto.
- prenditi un appunto: nel nostro Mondo Perfetto, gente come Allen Iverson, Stephon Marbury e Michael Redd continua a meritarsi una casacca col nome e il numero stampati sulle spalle, ancora più di certe carneadi che gravitano nella Lega col logo di Jerry West (i nomi metteteceli voi c'è l'imbarazzo della scelta).
- una cosa vorremmo che fosse chiara: non esiste il nuovo Michael Jordan. C'è gente come Kobe Bryant, o magari Dwyane Wade, che si ritaglierà un proprio posto nella storia di questo sport, ma non sarà mai His Airness. Tu invece esisti, tranquillo.
- infine, caro Papá Noel, aiutaci anche tu a farglielo capire una volta per tutte: Ricky Rubio non è e non sarà mai Pete Maravich. Il diretto interessato ha 66 partite di tempo per smentire l'estensore della presente letterina.
Buon Natale, buona stagione NBA e felice anno nuovo a tutti gli amanti della palla a spicchi, soprattutto a quelli che sono passati di qui almeno una volta.
9 commenti:
Oltre ad essere un ottimo scrittore, credo che la sua cultura sportiva e in particolar modo quella relativa al basket sia di un livello davvero molto molto elevato, degna di una testata giornalistica di tiratura nazionale. Ancora complimenti e grazie di tenerci aggiornati con questi fantastici post.
Cordiali Saluti.
Sergio P.
Complimenti Rob, ottimo post, come sempre!!
Saluti
Blanka
Bellissimo Articolo!!! Auguri a tutti!!!!! Ciao!!!!
Che sia un fantastico Natale pieno di gioia ed NBA per tutti!!!!
Bell'articolo!
A presto!
Grande NBA!!! Non vedo l'ora!!!
Buon Natale!!
Follower
His Airness!!!! Leggendo i suoi articoli imparo sempre qualcosa!!! Lei è il Morgan del Basket!!!!
rubio è la nuova stella della lega vedrete vedrete "trollface"
ebbravo Rob!
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