giovedì, aprile 26, 2012

Mi presento: la regular season 2011/2012, secondo me.

Ok, inizio a scrivere qua, ovviamente lo faccio a modo mio, avevo Rob in pressione da un po’, e finalmente adesso si è deciso a farmi questo contratto plurimilionario.
Per chi non mi conosce, quindi tutti, io in realtà sono un portiere di calcio, Tifo Knicks e odio D’Antoni.
Bene, Regular Season 2011/2012: Dico la mia. Lo fanno tutti in TV nonostante non ne capiscano niente, non vedo perché non possa farlo io.




MVP
1)      LeBron James: dite quello che vi pare, ma questo è troppo forte, sa fare troppe cose. Si può odiarlo, ma il migliore, nella regular season, resta lui.
2)      Kevin Durant: Secondo solo perché lì alla uno c’è LeBron.
3)      Kobe Bryant: 33 Anni ed essere il miglior scorer della lega. In più, la palla nel quarto periodo finisce sempre in fondo alla retina…
Menzione d’onore - Kevin Love: a tratti semplicemente non marcabile, macchina da rimbalzo, ha perso un po’ con l’infortunio di Rubio, non fosse per il record dei Wolves sarebbe nei primi 3 al posto del Mamba.

DEFENSIVE PLAYER OF THE YEAR.
1)      Serge Ibaka: Questo arriva dappertutto, il prossimo anno i Thunder dovranno scegliere fra lui e Harden (o Westbrook?) voi terreste tutte e due le guardie? Io no.
2)      Tyson Chandler: Mettetela voi una toppa per tutta la stagione se da 4 ci giocano Stoudemire o Anthony. Da quando c’è Woodson semplicemente qualcosa di mostruoso.
3)      Dwight Howard: se c’è lui devi cambiare il tuo modo di attaccare. Quest’anno però ha fatto troppe porcate, quindi si becca la piazza 3.
Menzione d’onore – Josh Smith: uno degli all-around player della Lega, nonché il mio giocatore preferito. Visto che non sapevo dove metterlo, lo metto qua al posto di Luol Deng.

ROOKIE OF THE YEAR.
1)      Kyrie Irving: quanto più vicino a Chris Paul che abbiamo visto finora su un parquet.
2)      Marshon Brooks: Nel calvario dei Nets, un piccolo spiraglio di luce da quasi 13 punti a partita.
3)      Iman Shumpert: D’Antoni gli ha fatto fare prima il play poi il 4. Woodson lo ha messo nel suo ruolo naturale da guardia, risultato: più di 2 recuperi a partita e una difesa che ha impallidito gente come mister 120 milioni Joe Johnson.
Menzione d’onore - Ricky Rubio: senza l’infortunio, la piazza 2 era la sua a mani basse.
Menzione d’onore 2 – Isaiah Thomas: come un play di 1.75 preso alla 60 ti da un gioco ad una squadra di singoli.
P.s. ma Dove sono Derrick Williams, Tristan Thompson, Enes Kanter, Bismack Biyombo, Jimmer Fredette, Kemba Walker, Brandon Knight e compagnia bella? Beh, sapevamo che erano più che altro dei progetti per gli anni a venire, e a mio parere ora come ora non valgono quelli che ho messo in classifica.
Sinceramente però, mi aspettavo molto di più da Knight.

MOST IMPROVED PLAYER
1)      Demarcus Cousins: Che poteva essere da subito un fattore lo sapevamo, che ha il talento da all-star pure, non so le cifre di quest’anno ma non giudico in base a quelle, preferisco quello che vedo in campo, e lui, oltre al talento individuale, quest’anno ha aggiunto anche un gioco di squadra. Con il cambio di coach sembra essersi pure calmato.
2)      Marcin Gortat: sprecato per anni come riserva di Howard, è vero, con Nash è tutto più facile ma lui il pick’n roll lo sapeva giocare pure con Nelson, in difesa c’è sempre, ce l’avessero ancora i Magic potrebbero scambiare Superman senza troppi fronzoli.
3)      Evan Turner: Pensa un po’ che io lo avrei preso addirittura alla 1 al posto di Wall. Un anno da rookie deludente, da sophomore l’hanno messo sesto uomo, in pratica entra col secondo quintetto e la squadra gioca per lui. Beh, sta facendo una stagione meravigliosa, mentre Wall sta mostrando tutti i suoi limiti. Vai a vedere che alla fine avevo ragione…
Menzione d’onore - Jeremy Lin: da perfetto sconosciuto a esportatore della NBA nel mondo, il tutto in 2 settimane. Anche lui come Rubio paga un posto fra i 3 (probabilmente alla 1) a causa dell’infortunio.
P.s. Qui non riesco a infilarci Ryan Anderson da nessuna parte. Bah, pazienza.

SIXTH MEN OF THE YEAR
1)      James Harden: entra e ti cambia la partita, sempre. E poi i pick’n roll con Collison sono roba per veri intenditori.
2)      Manuel Ginobili: Dopo tutti questi anni, continuiamo ancora a chiamarlo sesto uomo?
3)      Evan Turner: Pensate che l’ho messo terzo anche nella classifica del MIP.
Menzione d’onore – CJ Watson: Sarebbe la riserva di Rose, ha giocato quasi più di lui. Non è più solo un tiratore, ha anche imparato a far girare la squadra. Menzione meritata.

COACH OF THE YEAR
1)      Frank Vogel: Squadra giovane, mix di buoni giocatori, nessuna star, il risultato? Terza piazza ad est.
2)      Greg Popovich: Gli Spurs sono lì. Sono sempre lì. Invecchiano ma non muoiono, la prova che l’organizzazione, fa la differenza.
3)      Tom Thibodeau: Metà stagione senza Rose, primo posto lo stesso. Alla faccia della dipendenza dalle star.
Menzione d’onore – George Karl: Oh, no, gli hanno ceduto Anthony. Oh, no, gli hanno preso Faried al draft che è troppo basso per fare il 4. Oh, no, gli hanno ceduto Nenè per prendere McGee.
Beh, McGee sembra quasi diventato un giocatore di basket, Faried è quasi tutte le settimane nella top ten, e Gallinari attacca pure il ferro adesso… Il sesto posto ad ovest non fa così schifo.

1 commento:

Rob ha detto...

bel pezzo. mi piace soprattutto la parte sul contratto milionario... :D

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