lunedì, marzo 19, 2018

Essere padre


(pubblicato originariamente su "ventotto metri", libro autoprodotto e finalista del premio "Ilmioesordio" 2015)

Essere padre, con la pallacanestro, c’entra fino ad un certo punto.  Cioè, c’entra da morire, nel senso che il tuo tempo per andare a fare la partitella con gli amici viene ridotto drasticamente.  E c’entra perché, in maniera sicuramente goffa, se il basket ti scorre nel sangue, cercherai in ogni modo di fare innamorare tuo figlio di questo sport, proprio come te ne sei innamorato tu, ma sempre col pensiero che a lui potrebbe non interessare minimamente il basket, e che questa cosa non dovrà comunque essere per te una delusione, perché ci sono cose, nella vita, che non si possono proprio pianificare.  Comunque, intanto che lui cresce e ci pensa, ci sono cose e piccoli passettini che fai insieme a lui. 

La foto sul passeggino col pallone da basket in mano. 



(continua su Ventotto Metri - Storie sotto canestro, ed. BradipoLibri, 2020)

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