si sono recate le quattro squadre che si sono qualificate per l'NIT, il "torneo di consolazione" che tradizionalmente si svolge in parallelo a quello NCAA. Non c'era Syracuse(per la quale il sottoscritto non ha mai nascosto le proprie simpatie sin dai tempi in cui vi giocava John Wallace), eliminata a domicilio da UMass, ma c'erano squadre dal pedigree collaudatissimo, come Mississippi, e le due finaliste dello scorso torneo NCAA, Ohio State e Florida. Di ragioni per tentare la macumba a UMass, non ce ne vogliano i tifosi, ce n'erano più di una. Innanzitutto l'aver eliminato gli Orange di coach Boeheim, e ancor di più se vogliamo, per assistere alla rivincita tra i Gators e i Buckeyes. E invece i Minuteman, guidati da Milligan e Forbes, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di nove, rifilano un bel pesce d'aprile a coach Billy Donovan e in finale ci vanno loro, battendo Florida 78-66 e rompendo le uova nel paniere al sottoscritto e a tutti quelli che avevano la medesima curiosità. Ohio State, invece, pensa bene di fare il proprio dovere, e già nel primo tempo, chiuso avanti 44-20, chiudono la pratica che riguarda i Rebels. Non ci sono più Greg Oden, Daequan Cook e Mike Conley Jr (altrimenti questi qua li avreste trovati nell'altro tabellone), ma la possibilità di portare a casa un titolo alla faccia di Florida, che l'anno scorso li aveva battuti sia nel basket sia nel football, è concreta e la tentazione allettante. Talmente allettante che due giorni dopo, nonostante i 27 punti di Harris, i 17 con 12 rimbalzi di Brower, i 10 assist di Lowe (con però uno sconfortante 1-13 dal campo), i Buckeyes chiudono sotto la prima frazione 36-41, ma nel secondo tempo indovinano praticamente tutto, segnando 56 punti in 20 minuti per un risultato finale di 92-85, tirando col 56 % dal campo e col 52% da tre, stoppando 12 tiri, e riescono così a tagliare una retina, grazie ai 20 punti (con 8 palle perse) di Turner, ai 19 di Butler, ai 17 di Hunter, e grazie anche all'erede di Greg Oden, quel Kosta Koufos (MVP del torneo) che ne mette 23 in 27 minuti sul parquet, e che il prossimo anno proverà a riportare Ohio State alla Big Dance, dove, come avevamo detto a inizio stagione, non tutti sarebbero stati invitati.
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