domenica, aprile 29, 2012

NBA Awards 2012


Defensive Player of the year - Serge Ibaka
Premio un po' "provocazione" per un giocatore che sta in campo solo 27 minuti a partita. Eppure questo non gli ha impedito di vincere, anzi, di stravincere, la classifica di miglior stoppatore della Lega. Aggiungiamoci i rimbalzi per minuto che prende, ed abbiamo una cosa che in NBA sembrava in via d'estinzione: una presenza intimidatoria dentro l'area.

Most Improved Player - Jeremy Lin
E vabbè, che ve lo dico a fare? A parte tutto l'hype su di lui, francamente esagerato per il giocatore che - potenzialmente - potrà diventare, ovviamente a mio modestissimo parere, questo è passato dall'essere uno che dorme sul divano di un compagno di squadra (GENIO Landry Fields, che il suddetto divano ha messo in vendita all'asta su Twitter) ad essere un giocatore NBA, con picchi di notevole livello. Per il futuro, staremo a vedere...

6th man of the year - James Harden
Sesto uomo solo perché non parte mai in quintetto, visto che poi per minuti giocati è secondo solo a Durant e Westbrook, un impatto sulle partite sempre notevole. Serve altro?

Coach of the Year -  Tom Thibodeau
Miglior record dell'NBA per il secondo anno consecutivo, quest'anno con un Rose a mezzo servizio. Non che avrei pronosticato gli Spurs a questi livelli, ma guardando indietro anche lo scorso anno San Antonio fece una GRAN regular season...

MVP - LeBron James
Ok, l'abbiamo capito: nella regular season sei il più forte di tutti. Che ne diresti di cominciare a dimostrare qualcosa anche nella postseason?

Rookie of the Year - Kyrie Irving
Che fosse forte, e parecchio, lo si sapeva, anche se permanevano dei dubbi sul suo recupero dopo il misterioso infortunio al college. Ora abbiamo capito che è un play moderno ed efficace, che sta rubando la scena anche al più "scafato" John Wall. Resta da vedere chi dei due porterà per primo la propria squadra in zona playoff, perché in NBA è da questi particolari che si giudica un giocatore.

Primo quintetto NBA - Kobe Bryant, Kevin Durant, LeBron James, Kevin Love, Dwight Howard 
Non ho messo Rose perché - come ho detto prima - ha giocato a mezzo servizio. Gli altri nomi vengono di conseguenza, e sono tutti obbligatori.

Secondo quintetto - Chris Paul, Dwyane Wade, Paul Pierce, Blake Griffin, Andrew Bynum
Paul retrocesso al secondo quintetto perché questi Clippers qualche partita in più avrebbero potuto e dovuto vincerla, Wade perché - limitato dai guai fisici - ha giocato una regular season un po' al di sotto delle aspettative. Pierce perché se Boston è sempre temibile buona parte del merito è anche sua, e perché in ala piccola non ha ancora tantissimi rivali, Griffin è una forza della natura ma deve ancora emergere nei finali di partita, Bynum perché quando dice di giocare è l'unico che possa esprimersi ai livelli di quello nel primo quintetto.

Terzo quintetto - Tony Parker, Rajon Rondo, Danny Granger, Dirk Nowitzki, DeMarcus Cousins
Uno Spurs ci voleva, visto che hanno il miglior record della Lega, e lui è stato il migliore dei suoi. Rondo c'è perché non me la sono sentita di lasciar fuori il re degli assist, Granger perché è il migliore di una squadra che - per me - è la GRANDISSIMA sorpresa di questa stagione, Nowitzki perché nella sua normalità ha sempre numeri da Nowitzki, Cousins perché se i Kings non sono andati allo sbando totale è anche e soprattutto grazie a lui, che ha messo insieme cifre importanti.

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